GARZA CHIRURGICA VISIBILE
​
NATA PER OFFRIRE MAGGIOR VISIBILITA’ ALL’EQUIPE CHIRURGICA DURANTE L’INTERVENTO CHIRURGICO E PER FACILITARE
IL CONTEGGIO DELLE GARZE
La ritenzione non intenzionale di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico rappresenta un evento noto e riportato in letteratura.
. Alcuni dei fattori che ostacolano la segnalazione dell’evento possono essere la frequente scarsità di sintomi, l’insufficiente documentazione dei casi diagnosticati, la difficoltà di diagnosi e la scarsa propensione alla segnalazione spontanea.
Il materiale più frequentemente ritenuto è rappresentato da garze (condizione clinica definita in letteratura “Gossypiboma”1 o “textiloma”) e da strumentario chirurgico, ad esempio aghi, bisturi, adattatori elettrochirurgici, pinze o loro parti.
​
BLUE PATCH
Il materiale estraneo ritenuto può determinare un ampio spettro di esiti clinici che variano da casi asintomatici a casi con gravi complicanze, quali perforazione intestinale, sepsi, danno d’organo sino alla morte; si stima, infatti, un tasso di mortalità compreso tra l’11% e il 35%.
Blue Patch avente contemporaneamente all’interno del sito chirurgico la funzione di controllo emostatico e dei fluidi corporei e di essere visibile diventando essa stessa un’area di repere durante l’intervento crea una dinamica interventistica più facilitata per gli operatori di settore.
Non modifica i protocolli all’interno della sala operatoria.